IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Visto il decreto-legge 10 luglio 1982, n. 428, convertito, con modificazioni dalla legge 12 agosto 1982, n. 547; Visto il decreto-legge 26 maggio 1984, n. 159, convertito, con modificazioni dalla legge 24 luglio 1984, n. 363; Vista la legge 24 febbraio 1992, n. 225; Viste le ordinanze n. 230/FPC/ZA del 5 giugno 1984, n. 310/FPC/ZA del 3 agosto 1984, n. 385/FPC/ZA del 26 ottobre 1984 e n. 1928/FPC del 1 giugno 1990, pubblicate, rispettivamente, nella Gazzetta Ufficiale n. 159 dell'11 giugno 1984, n. 215 del 6 agosto 1984, n. 305 del 6 novembre 1984 e n. 139 del 16 giugno 1990, che istituiscono, tra l'altro, gli Uffici regionali di consulenza e controllo della riattazione (U.C.C.R.), competenti in ordine agli interventi di ripristino citati in titolo, disciplinando i criteri e le modalita' di attuazione della relativa attivita' di vigilanza; Verificato il venir meno della necessita' di mantenere in essere strutture aventi carattere di straordinarieta' quali gli U.C.C.R., sia per l'avvenuta definizione e consolidamento del quadro normativo che disciplina gli interventi di che trattasi, sia per la notevole riduzione dei flussi finanziari messi a disposizione per l'attivita' di ripristino conseguente agli eventi sismici del 7 e 11 maggio 1984; Considerato, peraltro, che da alcune delle regioni interessate e' stata avanzata la richiesta di far cessare la situazione di straordinarieta' restituendo le competenze agli organi ordinari; Ritenuta, pertanto, la necessita', atteso il lungo tempo trascorso dall'evento sismico, di favorire il ritorno alla normalita', attraverso lo scioglimento degli U.C.C.R. e la contestuale restituzione agli enti territoriali delle competenze di vigilanza e di controllo; Dispone: Art. 1. 1. A far data dal 1 aprile 1994 sono sciolti gli uffici di consulenza e controllo della riattazione (U.C.C.R.), istituiti con l'ordinanza n. 230/FPC/ZA del 5 giugno 1984 - allegato A, punto 1.5 - per lo svolgimento dell'attivita' di vigilanza in ordine agli interventi di ripristino del patrimonio edilizio privato danneggiato dal sisma del 7 e 11 maggio 1984 in Abruzzo, Molise, Lazio e Campania.